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“IL GIOCO DELL’OCA” DELLE SPONSORIZZAZIONI SPORTIVE

Quella del “gioco dell’oca”, con la quale termina l’articolo pubblicato oggi, 6 marzo, sulla Rivista Telematica EUROCONFERENCE NEWS, Enti Non Commerciali, è metafora cara all’Avvocato Guido Martinelli; egli vi ricorse allorché il Decreto Dignità (luglio 2018), con un colpo di spugna, riportò all’anno 2000 le problematiche connesse ai compensi corrisposti agli Sportivi Dilettanti; identica sorte sembra ora avere, dopo l’ordinanza n. 1326 del 18/1/2019 della Corte di Cassazione – Sezione V, la deducibilità delle sponsorizzazioni, che pare così essere rimessa in discussione.
Dopo un lungo periodo di incertezza circa l’imputazione come spesa pubblicitaria (a deducibilità piena) o di rappresentanza (a deducibilità limitata) delle spese di sponsorizzazione sportiva sostenute dalle Imprese, la previsione dell’art. 90, comma 8, della Legge 289/2002 aveva apparentemente chiarito il problema.
In tal senso si erano pronunciate successive sentenze della Suprema Corte (ordinanza n. 16113 del 19/6/18, n. 5720/2016 e nn. 8981, 14232, 14235/2017); ora, con questa nuova ordinanza, si torna a parlare di “antieconomicità”, di “inerenza” e di “incongruenza” del costo.
Con il consueto rigore scientifico l’Avvocato Guido Martinelli, Professionista del Terzo Settore e dello Sport, ci guida, “di casella in casella”, nel percorso seguito dagli Ermellini in questo, ben si può dire, “cambio di rotta”. Per prendere visione dell’intera articolo clicca qui:



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