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SPORT DILETTANTISTICO E IVA: CIRCOLARE N. 18/ED INDIRIZZO COMUNITARIO

In caso di attrazione alla sfera commerciale delle attività svolte da un’associazione sportiva dilettantistica sul conto della quale siano emerse irregolarità o difformità tali da ritenerla simulata e dunque svolgente attività meramente commerciale, l’imposta sul valore aggiunto dovuta sulle somme riscosse andrà determinata tramite scorporo ovvero calcolandola in più su detti proventi?
La lettura del paragrafo 7.10 della Circolare 18 rende chiare a tutti le possibili conseguenze in termini di maggiori imposte (la differenza fra l’Iva scorporata e l’Iva calcolata in più pesa per oltre il 4%) e sanzioni correlate, e tuttavia non sembra essere stato colto quello che secondo l’Autore del presente lavoro è il cardine del problema: l’indirizzo emanato dall’Amministrazione Finanziaria e suggellato dalla Cassazione confligge con un importante principio contenuto nella normativa comunitaria.
Simone Boschi, Commercialista in Firenze, e Professionista del Terzo Settore e dello Sport, ci regala, è il caso di dirlo, una delle sue consuete lucide analisi dove il rigore scientifico impiegato nell’utilizzo delle fonti si accompagna alla ben nota fluidità del testo, che rende comprensibili e di piacevole lettura anche i passaggi più complicati. Approfondimento da stampare e custodire per le future occorrenze……



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