MA PER STARE NEL REGISTRO CONI… QUESTE GARE VANNO PROPRIO FATTE?!?
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ESENZIONE IMU/TASI PER GLI ENTI NON COMMERCIALI
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Tutto il vostro servizio prende senso e forma da questa parola: “misericordia”


(miseris cor dare, dare il cuore ai miseri), Papa Francesco, 14 giugno 2014

Da ben 8 secoli l’azione delle Misericordie (Enti non commerciali) è diretta a soccorrere chi si trova nel bisogno e nella sofferenza, con ogni forma di aiuto possibile, sia materiale che morale. Assistenza e aiuto alla persona sono da sempre gli scopi principali: in particolare, le attività che le Misericordie offrono alla comunità, collaborando in molte occasioni con altre realtà di volontariato, vanno dal trasporto sanitario alla protezione civile, dall’assistenza sociale alle ONORANZE FUNEBRI.
La Confederazione è una delle più grandi entità federative in Italia nell’ambito del Volontariato e riunisce oggi oltre 700 confraternite, alle quali aderiscono circa 670 mila iscritti, dei quali oltre 100 mila sono impegnati permanentemente in opere di carità (i confratelli cosiddetti “attivi”). Sono diffuse in tutta la penisola e la loro azione è diretta a soccorrere chi si trova nel bisogno e nella sofferenza, con ogni forma di aiuto possibile, sia materiale che morale.
Prendendo spunto da una verifica fiscale, Simone Boschi, Commercialista in Firenze, e Professionista del Terzo Settore e dello Sport, nel suo scritto, partendo dal trattamento dell’Iva riservato alla cessione/concessione di loculi da parte di enti non commerciali contenuto nell’art. 4 del Dpr 633/72, ricorda come il comma 3 fornisca una preliminare determinazione che ammonisce sulla reale significatività tributaria delle prestazioni anzidette, laddove definisce attività svolta “nell’esercizio di imprese” anche quella che gli enti riservano ai propri soci o associati, in ciò evidenziando che la natura del soggetto cedente o prestatore non è tanto determinante quanto invece lo è il presupposto sinallagmatico, lo scambio fra prestazione e denaro.
L’argomento trattato potrebbe non essere di interesse generale, ma ne consigliamo attentamente la lettura per due motivi:
1) per la conclusione generale che trae, con la quale l’Autore ci ricorda come non vada, come regola generale, sottovalutato il tema della tutela della concorrenza, “principio che sta sempre più affermandosi anche in ambito fiscale in sede di valutazione del comportamento degli enti non commerciali: se un soggetto svolge in esonero Iva un’attività che presenta analogia di caratteristiche gestorie e di criteri organizzativi rispetto alla stessa attività svolta da un soggetto che invece applica il tributo, l’effetto distorsivo della concorrenza sul mercato può essere neutralizzato tramite il prelievo sul valore aggiunto anche sul primo soggetto, fatto salvo il suo diritto a dimostrare l’effettiva sussistenza di agevolazioni”
2) perché Simone Boschi va letto a prescindere dall’argomento che tratta; il “Guelfo”, come ama soprannominarsi, ha una capacità di rendere semplici anche gli argomenti più ostici, sorretto da una logica stringente accompagnata da un’abilità dialettica che ne fanno uno fra i più autorevoli e rappresentativi studiosi del Terzo Settore. Articolo “albo signanda”!



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