Mano a mano che la Riforma del Terzo Settore dipana le aggrovigliate matasse dalle quali in gran parte trae origine, e che hanno avuto, quale progressivo effetto, un generale disorientamento delle strutture non profit destinatarie delle norme in essa contenute, emergono “novità” fra le quali diventa assai arduo districarsi.
Così come Teseo, aiutato dal filo di Arianna, ritrovò la via d’uscita dal labirinto, l’Avvocato Guido Martinelli, Professionista del Terzo Settore e dello Sport, si è da tempo assunto il non facile compito di guidarci fra le contraddizioni del Codice del Terzo Settore, nella speranza che la sua non si riveli vox clamantis in deserto.
Nell’allegato lavoro, tratto dalla rivista telematica edita da Euroconference (Enti Non Commerciali) e pubblicato in data odierna, Guido Martinelli, partendo dal presupposto che fino ad oggi era consuetudine ritenere che le attività cosiddette commerciali, poste in essere da un ente non commerciale, lo fossero sia ai fini delle imposte sul reddito che dell’iva, e, analogamente per quelle istituzionali, ci avverte di come ora occorra riflettere sul fatto che con la definitiva entrata in vigore anche della parte fiscale del Codice del Terzo Settore, molte certezze saranno destinate a cadere.
Si ricorda che è possibile dialogare o chiedere consulenza su questo e su altri argomenti all’Avvocato Guido Martinelli prenotando un incontro in VIDEOCONFERENZA (https://professionistiterzosettore.com/videoconferenze/); per conoscere condizioni e modalità potete scrivere a info@professionistiterzosettore.com