Dalla pagina facebook di Guido Martinelli, Professionista del Terzo Settore e dello Sport, condividiamo, preoccupati?, rassegnati?, indignati?, sorpresi?. quanto di seguito sottoscrivendo in toto la riflessione conclusiva del “Grillo parlante”

“La sez. lavoro della Corte d’Appello di Genova, con sentenza del 20.03.2019 torna sul lavoro sportivo dilettantistico respingendo il ricorso della ASD, avverso la decisione di primo grado, anch’essa negativa per la palestra oggetto dell’accertamento da parte dell’Inps. La Corte riconosce, in via astratta, la possibilità di riconoscere i compensi sportivi anche a soggetti che “lavorino” per lo sport ma: “… la finalità sportiva debba essere perseguita con modalità tali da far emergere l’assenza di interesse economici lucrativi e più genericamente di guadagno patrimoniale sottesi all’attività stessa … non appare a tal fine sufficiente il riconoscimento della finalità sportiva dilettantistica da parte del Coni …. ed è poi evidente che tanto più tale indagine deve essere penetrante quanto più ci si trovi, come nel caso di specie, nell’ambito di organizzazioni che si occupino prevalentemente di attività di mera cura dell’esercizio fisico (fitness, aerobica, body builfding..) come tali gestibili anche in forma spiccatamente commerciale”
Respingendo il ricorso condanna la sportiva anche alle spese.
Più che mai si manifesta l’urgenza di fare chiarezza sul punto nell’interesse dei lavoratori e dei gestori di impianti sportivi