IL GRILLO PARLANTE
6 Gennaio 2019
PROBLEMATICHE INTERPRETATIVE RELATIVE ALLE IMPRESE SOCIALI E ALLE COOPERATIVE SOCIALI
6 Gennaio 2019
IL GRILLO PARLANTE
6 Gennaio 2019
PROBLEMATICHE INTERPRETATIVE RELATIVE ALLE IMPRESE SOCIALI E ALLE COOPERATIVE SOCIALI
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IL RITORNO DEL GRILLO PARLANTE

Torna il Grillo Parlante, con la sua “coscienza scocciatrice”, sempre presente nei momenti nei quali troppi “Pinocchi” vogliono occupare la scena; il personaggio di Collodi rappresenta la saggezza delle persone di buon senso impersonando la voce della coscienza che cerca di orientare Pinocchio verso le scelte giuste.

“Ho passato queste vacanze nel tentativo disperato di capire gli oltre mille commi della legge di bilancio 2019. Consentitemi tra le mille, due riflessioni curiose: la prima
Il comma 51 reca l’abrogazione dell’art. 6 del D.P.R. n. 601/73. La norma consentiva la riduzione al cinquanta per cento dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche (oggi Ires) nei confronti degli enti di assistenza sociale, società di mutuo soccorso, enti ospedalieri, enti di assistenza e beneficienza, enti culturali in genere dotati di personalità giuridica. La reazione del mondo del volontariato all’entrata in vigore di questa norma che limita le agevolazioni agli enti è stata molto forte tanto da indurre illustri esponenti del Governo a preannunciare una “marcia indietro” con un futuro provvedimento legislativo teso a ripristinare l’agevolazione che comunque oggi è da intendersi abrogata.
Non ho trovato scritto da nessuna parte, però, che la norma non avrebbe comunque trovato applicazione nei confronti degli enti del terzo settore, in virtù di quanto previsto dal comma quinto dell’art. 89 del codice del terzo settore (D.P.R. 117/17) a decorrere dal periodo di imposta successivo all’autorizzazione della Commissione europea di cui all’art. 101 comma 10 del codice citato e comunque non prima del periodo di imposta successivo alla operatività del registro unico nazionale del Terzo settore. E, pertanto, a regime sarebbe stata operativa solo per quegli enti dotati di personalità giuridica e che non fossero entrati nel terzo settore. Le polemiche che ci sono state oggi perché non ci sono state quando l’abrogazione era e rimane decisa per gli enti del terzo settore? Quali saranno gli enti tra quelli ricompresi nel campo d’azione di questa norma che non diventeranno enti del terzo settore?
Altro problema al comma 1022. Vengono inseriti tra gli enti associativi che potranno beneficiare della decommercializzazione dei corrispettivi specifici versati da associati e tesserati di cui all’art. 148 co. III Tuir anche “le strutture periferiche di natura privatistica necessarie agli enti pubblici non economici per attuare la funzione di preposto a servizi di pubblico interesse”
Essendo un provvedimento per il quale è stata prevista una copertura di soli 300.000 euro annui non dovrebbe essere attività molto diffusa ma, la domanda sorge spontanea: quali saranno gli effettivi beneficiari di questa agevolazione? Quale manina è intervenuta qui?”

Guido Martinelli



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