Da tempo girano nel mondo dello sport numerosi messaggi, per la gran parte lanciati da soggetti interessati in quanto organizzatori di corsi di formazioni autorizzati da uno o più enti di promozione sportiva, secondo i quali i soggetti interessati, per poter percepire i compensi erogati “nell’esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche”, debbano essere tesserati per l’ente affiliante della società o associazione sportiva presso la quale svolgono attività e devono essere in possesso di “certificato” abilitativo rilasciato dall’ente stesso quale istruttore di una delle quasi quattrocento discipline sportive riconosciute dal Coni.
Con un poderoso approfondimento, suddiviso in tre parti, l’Avvocato Guido Martinelli, in EUROCONFERENCE NEWS nella rubrica dedicata agli Enti Non Commerciali prova a verificare il fondamento di tali affermazioni.